L’origano è una pianta aromatica dai molteplici benefici che trova largo uso in campo farmaceutico, come analgesico e tonico, sia in campo culinario per via del suo profumo intenso. In questa guida scopriremo come seminare e prendersi cura di questa pianta, dalla messa a terra del seme fino alla raccolta delle foglie. Per altre guide visita la sezione ortaggi o aromatiche a seconda di cosa desideri coltivare. Grazie per l’attenzione e buona lettura. 🙂
Sommario
- Quando si semina l’origano?
- Di che terreno ha bisogno l’origano per crescere?
- Come si semina l’origano?
- Quanto tempo impiega l’origano per germogliare?
- Qual è il ciclo produttivo dell’origano?
- Come ci si prende cura dell’origano
- Quando si raccoglie l’origano?
- Ogni quanto bisogna innaffiare l’origano?
- Quali sono le esigenze nutritive dell’origano?
- Per quanto tempo è possibile conservare i semi di origano una volta raccolti?
- Come conservare l’origano
Quando si semina l’origano?
L’origano è una pianta che ama i climi temperati-caldi e che soffre molto il gelo, quindi il periodo migliore per la semina in semenzaio o a terra va dalle prime settimane di marzo alle prime due di aprile. Quando le temperature iniziano ad essere più miti e le probabilità di gelate sono minori.
Volendo è possibile seminare anche a febbraio a patto di avere a disposizione una serra riscaldata o un ambiente in cui la temperatura sia almeno di 20°c.
Di che terreno ha bisogno l’origano per crescere?
L’origano, come molte piante aromatiche del resto, non necessita di un terreno particolare per crescere. Dopo tutto si tratta di una pianta molto adattabile. Ma è importante che disponga di un terreno ben drenato in una posizione soleggiata.
Come si semina l’origano?
Normalmente l’origano non si semina. Nel senso che se si dispone già di una pianta molto vigorosa, di almeno tre anni, si pratica la divisione dei cespi intorno ad aprile e li si trapianta. Per la semina diretta da seme si semina a spaglio con una profondità di appena 0,5 cm.
Quanto tempo impiega l’origano per germogliare?
La germinazione avviene dopo 7-14 giorni dalla semina a patto che vi sia una temperatura minima di 20°c.
Qual è il ciclo produttivo dell’origano?
In condizioni ideali l’origano è una pianta perenne tuttavia, nelle regioni settentrionali, il freddo uccide la pianta all’arrivo dei primi geli rendendola di fatto annuale anziché perenne. Questo fatto non deve scoraggiare chi vive nel nord Italia dal coltivare questa pianta, poiché una volta seminata in 50-60 giorni è già produttiva e di conseguenza si riesce a mettere da parte un po’ di origano.
Come ci si prende cura dell’origano
L’origano non richiede una grande manutenzione, basta limitarsi alla rimozione delle erbacce e ad operazioni di contenimento nel caso dovesse dimostrarsi troppo “vivace”.
Quando si raccoglie l’origano?
La raccolta dell’origano può avvenire 50-70 giorni dopo la semina a seconda della varietà. Se si ha l’esigenza di effettuare un raccolto abbondante, con l’intenzione di metterne da parte una gran quantità, meglio interrompere l’irrigazione della pianta 1-2 settimane prima della raccolta.
Ogni quanto bisogna innaffiare l’origano?
L’origano non ha esigenze idriche particolari, basta annaffiarlo ogni qualvolta il terreno si presenta troppo secco, l’importante è che il getto d’acqua utilizzato per irrigare non sia troppo forte. Altrimenti vi è il rischio di danneggiare gli steli della pianta.
Quali sono le esigenze nutritive dell’origano?
Una concimazione organica di fondo, magari utilizzando del fogliame misto, risulta più che sufficiente per compensare le eventuali mancanze del terreno.
Per quanto tempo è possibile conservare i semi di origano una volta raccolti?
I semi di origano hanno una germinabilità di 2-3 anni.
Come conservare l’origano
Vi sono due sistemi per conservare l’origano in maniera ottimale. Il primo consiste nel essiccare le foglie e porle in un vasetto per utilizzarle quando ci è più comodo. Quindi a settembre andremo a raccogliere le foglie e le metteremo ad essiccare all’aria aperta in posizione soleggiata e protetta per circa una settimana.
Questo è il metodo di essiccazione tradizionale. Se si vogliono accelerare i tempi si può utilizzare un essiccatore. Il secondo sistema invece consiste nel riporlo in freezer dentro un sacchetto apposito, ma personalmente lo sconsiglio meglio essiccarlo.
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