Da amante degli aracnidi ho sempre avuto qualche difficoltà nel comprendere l’astio di molti nei confronti di questi insetti. Magari perché hanno troppe zampe? Troppi occhi? O perché sembrano di gomma e: “Oh mio dio che schifo schiaccialo!”
Eppure, nonostante quelle appena elencate siano le principali fonti di preoccupazione, ce n’é una in particolare capace di destare i peggiori incubi degli aracnofobici, il veleno. Ed è su questo aspetto che vorrei rassicurarti, perché delle 32000 specie di ragno conosciute pochissime rappresentano un reale pericolo per l’uomo e la maggior parte dei veleni di questi animali provoca per lo più una fastidiosa irritazione cutanea. Non ti ho convinto? Continua a leggere e vedrai che mi darai ragione.
Quali effetti provoca il morso velenoso di un ragno?
La composizione del veleno dei ragni è simile a quella di tutti gli altri veleni animali, e la sua azione si esplica essenzialmente attraverso due vie:
Azione neurotossica con turbe del sistema nervose (crampi, convulsioni e dolori diffusi)
Azione emolitica (necrosi della zona colpita che si va estendendo progressivamente per una larga parte dell’epidermide dal punto della morsicatura).
Alcune specie, poi, secernono un veleno la cui azione è unita a quella di una sostanza digestiva presente in esso. Ma diviene pericolosa solo mediante morsicatura e immissione nel sangue.
Inoltre, le specie di ragni note per avere un veleno altamente tossico per altri animali, non sono necessariamente pericolose anche per l’uomo: la pericolosità dipende infatti da diversi fattori, il principale dei quali è costituito dalle dimensioni del ragno.
È anche bene ricordare che un bambino, una donna anziana o un uomo malato possono subire conseguenze molto più gravi di un adulto sano. E che la zona colpita dal morso influenza l’efficacia del veleno; una neuro tossina sarà di certo più efficace se iniettata nel collo piuttosto che in un tallone, no?
Ragni velenosi in Italia ne abbiamo? Mi devo preoccupare?
Ovviamente sì! Ma sono solo tre le specie che possono risultare pericolose per l’uomo e non sono per nulla aggressive. Infatti, se lasciate in pace, non avranno motivi per morderti. Ma vediamo di conoscerle meglio:
Malmignatta: Meglio conosciuta come “vedova nera Italiana”, differisce dalla sua controparte statunitense per la presenza di tredici macchie rosse sull’addome, anziché la ben nota clessidra. Il suo veleno provoca, nel seguente ordine, dolori muscolari, crampi, mal di testa, vertigini, nausea, vomito, sudorazione, tachicardia e, a seconda del caso, morte per shock anafilattico o coma. La si può trovare in: Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Puglia, Sardegna e Marche.
Ragno violino: Timido e riservato normalmente fugge se in presenza dell’uomo. Tuttavia, se provocato, può mordere e fidati, non è piacevole. Il suo morso agisce in circa 72 ore e ha un effetto necrotico tale da lacerare i tessuti. Nei migliori dei casi, se NON si cura per tempo e azzanna un arto, ci si salva con l’amputazione di quest’ultimo. Nei casi peggiori, beh… ti lascio immaginare. È presente in tutto il nord Italia e ha la tendenza ad entrare nelle case, quindi fa attenzione.
Cheiracanthium punctorium o ragno sacco giallo: Noto per portarsi appresso un sacco di seta in cui depositare le uova non è particolarmente velenoso. Nonostante questo, nei soggetti sensibili, il suo morso può provocare: nausea, mal di testa, vomito, senso di oppressione toracica, bruciori e gonfiori della parte colpita. Vive negli spazi aperti, ma non disdegna gli arbusti.
Quali sono i ragni velenosi più pericolosi al mondo?
Decisamente pericolosi sono invece i ragni brasiliani Ctnenus ferus e Ctenus nigriventris; il loro veleno agisce sul sistema nervoso producendo convulsioni, dolorosi spasmi muscolari e altri effetti. Nei casi più sfortunati, può sopravvenire la morte per la paralisi di organi del sistema circolatorio. Molto pericoloso è anche Lycosa raptoria del sudamerica: il suo veleno, che è una necrotossina, distrugge i tessuti attorno alla zona del morso.
Molto pericolosi sono anche i ragni della specie Atrax robustus diffusi in Australia orientale e appartenenti alla famiglia dei Dipluridi; sono anche caratteristici per la loro tela a forma di imbuto. L’Atrax robustus ha grandi ghiandole velenifere con un veleno molto acido che causa nell’uomo un dolore istantaneo.
Gli effetti generali sono nausea, vomito, salivazione, attività muscolare scoordinata, forti dolori addominali, irregolare battito cardiaco; come effetti collaterali si possono avere: paralisi dei muscoli respiratori e a volte delirio e coma. Questo ragno vive anche nelle case e, poiché la produzione di antidoti presenta notevoli difficoltà, costituisce per gli Australiani una costante minaccia.
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