Normalmente, quando si pensa agli insetti nell’orto, il primo pensiero va ad api, bombi e altri impollinatori che sono di grande aiuto nella crescita dei nostri ortaggi. Tuttavia vi sono alcuni insetti la cui esistenza sembra essere volta solo e soltanto alla distruzione del nostro orticello. Sto parlando di Afidi, Cocciniglie, Ditteri e molti altri parassiti che portano all’avvizzimento le nostre piante.
Oggi impareremo a riconoscerli e ad affrontarli nel migliore dei modi ma vi ricordo che a minacciare alberi e ortaggi non vi sono solo gli insetti, anche i funghi si danno da fare come dimostrato in QUESTO articolo che vi invito a leggere per avere una panoramica generale sull’argomento. Detto questo possiamo iniziare. Buona lettura.
Sommario
Acari
Chiamati anche “ragnetti rossi” infestano moltissime piante provocando, con le loro puntura, ingiallimenti e caduta delle foglie. Essendo a malapena visibili ad occhio nudo è necessario un attento esame delle foglie delle piante per poterli individuare.
Proliferano quando la temperatura è caldo-secca e sulle piante che sono state trattate precedentemente con insetticidi chimici. Quando il danno è molto avanzato la parte interna delle foglie e i nuovi germogli mostrano la trama del loro tessuto vegetale. Gli acari possono essere eliminati con specifici acaricidi che però, dopo alcuni trattamenti diventano spesso inutili.
Afidi
Detti comunemente “pidocchi”, sono piccoli insetti di colore nero, giallo, roso o verde che vivono in colonie numerose e succhiano la linfa dalle piante. Sono molto frequenti sui teneri apici vegetativi, ma esistono anche afidi che infestano bulbi, tuberi, rizomi e radici. Le loro deiezioni zuccherine e appiccicaticce (melate), cadendo sulle foglie sottostanti, favoriscono lo sviluppo di muffe nere (fumaggini), che danneggiano le piante.
Se gli afidi sono pochi possono essere eliminati con acqua tiepida; se l’attacco è forte conviene trattare con insetticidi a base di piretro. Attenzione alle formiche. Questi insetti allevano gli afidi per nutrirsi della melata da loro prodotta provvedendo a distribuire questi parassiti in ogni angolo dell’orto. Se li si vede assieme meglio prendere seri provvedimenti nei confronti di entrambi.
Aleuroidi
Conosciuti come “mosche bianche” o “farfalline bianche” questi minuscoli insetti si possono sul lato inferiore delle foglie mentre producono colate di melata. Le piante più colpite sono quelle da fiore. In caso di forti infestazioni, si ottiene un discreto risultato appendendo dei pezzi di cartone o plastica gialli spalmati con una sostanza collosa. Gli insetti vengono attratti dal colore e restano appiccicati.
Cocciniglie
Sono molto diffuse sulle piante arbustive e arboree, ma infestano anche molte specie erbacee e succulente. Come gli afidi, pungono e succhiano la linfa delle piante, possono trasmettere virus e favorire lo sviluppo di muffe. Protette da scudi coriacei le cocciniglie sono molto difficili da debellare in modo definitivo anche usando prodotti chimici potenti.
Vengono combattute con oli bianchi paraffinici attivati. Anche l’irrorazione con acqua e alcol favorisce buoni risultati bagnando tutta la pianta, anche sotto le foglie e le screpolature della stessa assicurandosi di non lasciare nessun pertugio asciutto. Normalmente il trattamento viene effettuato nel periodo invernale, quando le piante sono in riposo, in modo da non danneggiarle e da avere una superficie da trattare limitata.
Se le Cocciniglie dovessero sopravvivere e la pianta è troppo danneggiata vi è un’unica soluzione. Eliminare la pianta. Purtroppo non si può fare altro.
Cicaline
Questi insetti pungono e succhiano la linfa delle piante, provocando decolorazioni e avvizzimenti. La Cicalina più comune è la “sputacchina”, riconoscibile per la schiuma bianca con cui si ricopre, ma molto più dannosa è la “Metcalfa pruinosa”. Di colore bianco-grigiastro vive in colonie numerose e si sposta con salti e brevi voli. Gli interventi contro questo parassita, e contro le cicaline in generale, devono essere attuati nelle prime ore del mattino, quando questi insetti sono ancora lenti nei movimenti.
Coleotteri
Facilmente riconoscibili poiché hanno dei tratti simili a quelli dello scarabeo egizio che tutti più o meno abbiamo visto almeno una volta nella vita. Questi insetti rosicchiano e deturpano le radici delle piante in forma larvare e le chiome degli alberi da adulti.
Si possono eliminare mettendo dei teli su terreno e percuotendo le piante di notte per farli cadere per poi raccoglierli e schiacciarli oppure impiegando dei nematodi (vermi) parassiti delle larve di oziorrinco.
Ditteri
Mosche e zanzare appartengono alla categoria dei ditteri. Le loro larve molli, bianchicce e senza zampe vivono all’interno di bulbi, tuberi e rizomi provocando la formazione di marciumi.
I danni alle piante sono solitamente estetici e quindi ci si può limitare a rimuovere solo la parte colpita. Nel caso il problema si presentasse in forma più grave, intaccando le radici, l’unica soluzione consiste nel rimuovere completamente la piante estirpandole.
Lepidotteri
I bruchi possono arrecare gravi danni alle piante rodendo fusti, foglie e radici. Si possono tenere a freno raccogliendoli manualmente, se si ha occhio e tempo da perdere, oppure distribuendo sulle foglie o sul terreno un qualsiasi deterrente che agisca per contatto o ingestione.
Lumache
Le lumache (da non confondere con le chiocciole) rappresentano un’autentica calamità perché si nutrono di qualunque vegetale. Esistono in commercio appositi lumachicidi in granuli da distribuire sul terreno intorno alle piante che si vuole difendere ma se non volete utilizzare prodotti chimici esistono delle valide alternative. Le si può raccogliere a mano ed ucciderle oppure spargere sul terreno della segatura asciutta, della sabbia o foglie di piante a loro sgradite (felce, senape o pomodoro).
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